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Without Words. [ 13 Novembre 2012 ]

| mercoledì 14 novembre 2012 | 0 commenti |
Quando uno che scrive per natura rimane senza parole, non può che essere per un impossibile amore.

Us. [ 13 Novembre 2012 ]

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Vedo i segni di me e di te. Scorgo tracce indelebili. Ma non esiste nessun Noi.
Non in questa vita.

Doubt. [ 12 Novembre 2012 ]

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Il DUBBIO: esiste forse malattia peggiore di quella che logora anima e mente costantemente, senza darti tempo di respirare, mangiare, pensare al resto. A te stesso, ai tuoi valori, alla tua coscienza. E' in me che risiede.

[..] 

Il Dubbio: Le manie di grandezza che istiga, che accumula nella mente. Il Dubbio, quello che ti fa credere di avere capacità che nemmeno immaginavi di avere. Quello che ti dà il potere e in un attimo te lo toglie.

Point of View. 2.0 [ 10 Novembre 2012 ]

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Ho vedute più grandi di quelle che il paesaggio mi offre. Dovrei ridimensionarmi? Giammai!


I Want More [ 31 Ottobre 2012 ]

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Chi mi conosce abbastanza sa quanta sicurezza vive in me, quanto alto è il mio livello di stima.
Eppure a volte è come se non mi bastassi. Come se non fossi all'altezza. 
Perchè essere così, come sono, non (mi) basta. 
E vorrei essere di più.

Change Mind. [ 30 Ottobre 2012 ]

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Inevitabilmente, si diventa sempre ciò che si è temuto diventare per anni. E a volte fa anche comodo. 
Perchè crescere, maturare, modificarsi, è, spesso, inevitabile.

StradiBoy [30 Ottobre 2012]

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Ed il sogno é tale finchè rimane un sogno. Perchè allora diventa realtà. E questa è la mia realtà.

Dream On. [ 29 Ottobre 2012 ]

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A volte i sogni sono dove li abbiamo lasciati, solo che ce ne dimentichiamo. Ed essi, sono sempre più vicini rispetto a dove noi li immaginiamo.

There's Something Wrong In My Mind [22 Ottobre 2012]

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Se la mia vita potesse essere paragonata ad un sistema informatico, al momento sarebbe in corso un Crash di Sistema. 
E sono stanco di fingere che vada tutto bene, quando nulla va bene.

Mutazioni [23 Ottobre 2012]

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Il tempo passa, la gente muta ma le vecchie abitudini, quelle, non cambiano mai.

Illusion. [ 13 Ottobre 2012 ]

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Le illusioni aiutano a sembrare felice. 
Ero felice quando mi sono illuso che ci saremmo potuti amare. 
Ero felice quando ho creduto di aver trovare il lavoro della mia vita. 
Ero felice quando immaginavo che le cose stavano andando per il verso giusto.
Ora sono felice perchè mi illudo che la speranza non muore mai, che dopo la notte c'è sempre il giorno, che dietro ad ogni ombra c'è una grande luce.

Alive

| martedì 9 ottobre 2012 | 0 commenti |






Ho l'ansia che mi scorre nelle vene, l'adrenalina che pompa nella testa.
Ma è cosi che voglio sentirmi, Vivo
Con il vento che mi scosta i capelli, in direzione contraria.

Destiny

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"Il Destino ha diversi modi per Schiacciarci...
Negandoci i Desideri... Ed Esaudendoli.. "

(Henri Frederic Amiel)

Faith

| mercoledì 3 ottobre 2012 | 0 commenti |
Il modo più semplice e veloce per Credere in qualcosa in cui non crediamo è convincere gli altri che è qualcosa di tangibile, reale e concreto.
Convincere gli altri a crederci pienamente, abbindolarli come se noi ne fossimo più che certi.
Solo a quel punto, forti delle convinzioni altrui, sapremo trovare speranza che il dubbio di quello che c'affligge, è, in realtà, vano.

Emotional Coffee.

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A volte dietro la Consapevolezza di un caffè si nasconde l'Inconsapevolezza di molto di più. 
Di parole non dette, di sguardi non scambiati. Di sorrisi nascosti.
Di emozioni nascoste e cessate.


Would you like a cup of coffee with me is not only a proposal for a coffee. It's more. Sometimes. Sometimes that's all. Always.It Is.

Darkness.

| lunedì 1 ottobre 2012 | 0 commenti |
"Scopriamo un fascino nelle cose ripugnanti, ogni giorno d'un passo, nel fetore delle tenebre, scendiamo verso l'inferno, senza orrore."

(Charles Baudelaire)




Losing Mind.

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La stessa gente che si perde costantemente nel pensiero di me, sperando e desiderando che possa un giorno amarla, Io, al massimo, la penso quando mi Masturbo

Che strana la vita!




Naked Sins.

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Se avessi voluto mostrare il mio corpo nudo, compreso genitali, avrei fatto l'attore porno.

LOST (25 Settembre 2012)

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Odio chi mi dà per scontato.
Il giorno in cui lo fai, mi hai perso per sempre.

Questions. (28 Settembre 2012)

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Esistono al mondo troppe domande che non hanno una risposta.

Leather Mask (21 Settembre 2012)

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Ci Si Camuffa Per (Soprav)Vivere!

Dicono di Me. (20 Settembre 2012)

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I Vestiti sporchi di Sesso. L'Anima sporca di Te.

Voice' Soul. (17 Settembre 2012)

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Magari la voce che possiedo non è delle migliori.. Ma la Voce che ho nell'Animo, oh, è imperturbabile e ineguagliabile.

Selfish (15 Settembre 2012)

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Chissà perche la maggior parte della gente propaganda sempre quello che vorrebbe e mai quello che potrebbe offrire.

Egoismo?

[LOST] Introduce Me To Myself. (12 Settembre 2012)

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Ho perso la cognizione di Me.

Nella mia vita ho avuto solo perdite.
Ho perso cari, ho perso amori, ho perso denaro, ho perso speranze, ho perso possibilità. 
Ho perso tutto. Ma una cosa che non perderò mai è la dignità. 
Nessuno può e deve umiliarmi.
Sta a me e al mio senso di umiltà decidere certe cose. Non ad altri.


Growin' Up

| domenica 9 settembre 2012 | 0 commenti |

Ho imparato solo ora che per crescere nel miglior modo possibile, dentro non bisogna crescere mai. Ho appreso che per arrivare alla vetta, non devi mutare le tue ambizioni.Ho capito che se vuoi davvero essere ciò che speravi saresti diventato, non devi accantonare i tuoi sogni.
Come un ragazzino immaturo che pensa che potrà conquistare il mondo con le sue sole forze..

Inside

| domenica 2 settembre 2012 | 0 commenti |
La tempesta non è nello spazio circostante. E' in me. Vive in me.

(24) Uomini

| martedì 28 agosto 2012 | 0 commenti |

24 è un numero transitorio tra 23 e 25. A 24 anni non si è forse niente? Non si viene presi molto in considerazione. 
A 23 anni sei ancora accreditato alla fine dell'era adolescenziale, a 25 anni compi un quarto di secolo e ci si immagina che tu sia già un Uomo.
E io sto in mezzo, in stasi. 
Mi sento come se questi 24 anni non servissero a nulla.  E' troppo tardi per comportarsi da ragazzi, troppo presto per sentirsi soli e indipendenti. 
Ci si sente bloccati in uno spazio/tempo in attesa che arrivi una manna dal cielo a darti la grazia, a decidere cosa ne sarà di te e del tuo destino. Quale sarà il prossimo passo da compiere. 
Ti sembra che la vita sia appena cominciata eppure è già finita. Ma allo stesso tempo credi che la tua vita sia già finita e in realtà un nuovo inizio è giusto dietro l'angolo. 
E non c'è mai tempo per pensare, per cominciare ad amarsi. 
In attesa di diventare Uomini.

Crime Of Passion

| martedì 21 agosto 2012 | 0 commenti |
L'unico crimine per cui potrei essere accusato è quello di aver avuto la pazienza e la presunzione di poter cambiare là dove vi era l'immutabile. 
Può un uomo pagare e scontare una pena solo perchè sogna in qualcosa di migliore? 
Può un sognatore infrangere le proprie ambizioni? I suoi desideri.
No, non può.
Allora sì, confesso. Lasciatemi marcire in una cella, lasciate che la mia anima logori all'inferno.
Ma non riuscirete mai a impedirmi di vedere al di là del buio, di sognare. Trovate un sistema per impedirmi di pensare e, allora, sarò vostro.

Dreamer (20 Agosto 2012)

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Da piccolo sognavo una vita sfarzosa e piena di grandi cose. Volevo a tutti i costi essere qualcuno.

Adesso sogno una vita semplice, forse anche un po' noiosa, mai mediocre, ma che mi faccia sorridere per il gusto ed il sapore delle cose quotidiane.

Believer (19 Agosto 2012)

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Ognuno è quel che crede di essere. Non quel che gli altri dicono sia.

Conversation (17 Agosto 2012)

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Ci sono conversazioni che durano per poco tempo e spaziano argomenti assurdi, intangibili, inimmaginabili, che ti riempiono l'anima.

Poi ci sono persone con cui ho "sprecato" del tempo prezioso della mia vita e mi domando ancora oggi i sensi di alcune frasi. Dove le conversazioni erano ovvie, patetiche e, spesso, noiose.

C'è un mondo là fuori che aspetta solo me.

Stronger (12 Agosto 2012)

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Siamo circondati da gente troppo accondiscendente nei riguardi di se stessa. Troppo buona, clemente e tollerante. 
Se sbagli, fustigati. Se assumi atteggiamenti che imbarazzano gli altri ma principalmente te stesso, punisciti. 
Se ti rendi conto di essere ridicolo, turbati e fatti qualche domanda. 
Se non sei duro con te stesso, non capirai mai gli errori che commetti e non potrai mai rimediarne.
Quindi meno giustificazioni, più obiettività.

Ecco perchè raggiungo quasi la perfezione io, perchè esigo sempre di più da me stesso.

Brividi (07 Agosto 2012)

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Lo stato d'animo ti porta ad avere i brividi nonostante la temperatura circostante sia di 35° o giù di lì. 
E' imprevedibile e ti porta sempre pensieri, sensazioni ed emozioni opposte a quello che dovrebbero essere in realtà..

Ritorni di Fiamma (06 Agosto 2012)

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'Tu ci credi ai ritorni di fiamma?' 
'Si ♥ '
'Bene, allora vai via e datti fuoco prima di tornare!'

Cianfrusaglie (06 Agosto 2012)

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"..poi sai, viene la sera.. e la testa diventa una scatola piena di cianfrusaglie che sbattono tutte tra loro creando un gran fracasso.."

Castelli di Sabbia (06 Agosto 2012)

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Leggo sui Social Network di gente che cerca la felicità in uno sguardo, in un abbraccio, in un sorriso, in un amore che probabilmente non troveranno mai. 

La felicità ha però mille sfaccettature. Spesso incarna le vesti di un ragazzo che si allontana per un attimo dalle distrazioni quotidiane e torna bambino, contornandosi di gente pacata, serena. E magari si mette pure a costruire un castello di sabbia

 in riva alla spiaggia, proprio come quando aveva 5 anni, o giù di lì.
Come quando faceva qualcosa s
enza malizia, quando diceva frasi sconnesse e senza senso, senza il timore che qualcuno potesse giudicarlo per la sua scarsa dialettica, per il suo atteggiamento.

Ecco, per me, la felicità è sentirsi come un bambino. Senza rimorsi, rimpianti, senza congetture.
Senza pensieri, libero.

Sussurrami l'Indescrivibile (03 Agosto 2012)

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La notte non dovrebbe mai arrivare.

I sussurri del vento diventano più impertinenti delle urla strombazzanti delle auto durante il giorno. E i pensieri, oh sì, loro si intrufolano senza ritegno anche nelle menti più serrate. 

E le notti, così, sembra che non abbiano mai fine.

Vicolo Cieco

| venerdì 17 febbraio 2012 | 0 commenti |
Non puoi nascondere quello che sei. Il passato spunta sempre quando meno te l'aspetti. E ti senti mancare il fiato. Il battito si ferma.
Il cambiamento immutabile avviene nell'animo. Respira, pensa, agisci. Ma niente ti riporta indietro, che tu voglia o no. 
Guardami. Ammirami. Osservami. Studiami. Non esiste sofferenza psichica maggiore del sentirsi soli e abbandonati. 
Come credi che sia arrivare verso un vicolo cieco e non avere più possibilità di proseguire? 
E avere la consapevolezza di non potersi voltare, di non poter guardare indietro, di non poter tornare all'inizio del cammino e non poter cambiare direzione. 
Per qualcuno è la fine. La fine di un inizio mai cominciato. E per quanto tu ti attecchisci al muro, per quanto ti raggomitoli su te stesso, sei troppo imponente per nasconderti, per sparire.
In un'altra vita, potresti essere qualcos'altro. Avrei potuto decidere meglio chi diventare. Ma non ora, non qui. Non più.
Hai forato una gomma in un sentiero buio e campestre. E per quanto tepore ci sia nel clima circostante, tremi. Sperduto, solo. Lontano dal mondo. Lontano da tutto e tutti.
E allora vorresti essere una stella. Vorresti brillare, alta, nel cielo. Vorresti illuminare chi, dal basso, ti ammira. 
Quando provi a guardare come ti sono diventate le mani, tremano. Come foglie caduche da un albero d'autunno. Come fiori mossi e scostati dal vento. 
Io ho detto che potevo stare senza te. Ma come può esistere il giorno senza Sole? Come può splendere la notte senza Luna? 
Come può un uomo esprimersi senza verbo? 
Narratemi di luoghi in cui esiste terra che non sia bagnata dall'acqua del mare.
Di oceano senza pesci. Di nidi senza uccelli. Di terra senza erba. Di cielo senza stelle.
Come può vivere un uomo senza anima?
Sei tu che flagelli le mie carni, che ardi i miei pensieri. Che dai aria ai miei respiri. 
Un uomo E'. Esiste. Può essere. Ma non sarà. E mai diverrà.
Possono le parole fermarsi al punto di partenza? Non esiste una ragione per cui si vive. Esistono ragioni per cui si sopravvive, si lotta. Ragioni per cui si finge di esser felici. 
Motivati da insolite passioni. Strane sensazioni. Impossibili emozioni. 
Ma il tuo domani sarà chiaro? Non cercare la semplicità nelle cose. Cerca la semplicità nei tuoi gesti, nei tuoi ricordi.
Non provare, sii. Non tentare, fai.
Non giungere impreparato al vicolo cieco. Perchè, credimi, non è un traguardo errato. E' il capolinea.
Non spegnerti senza aver fatto abbastanza, sii pieno. 

Lacrime Amare (22 Aprile 2011)

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“Vi è mai capitato avendo una gran sete di aprire un cartone di latte di versarvelo in bocca e di scoprire che è acido? È quello che è successo dentro di me… Per sempre.”
Non sono mai stata una persona capace di rendersi conto di aver un problema. Mai mi sono reso conto di averne qualcuno. Né mai ho, forse creduto di averne.
Ultimamente, poi, sono giunto alla conclusione che se davvero credi di aver un problema, ne parli o ci pensi soltanto, allora questo è. Esiste. Diventa. Nasce.
Perchè piangersi addosso o star male se si può benissimamente ignorare l’errore e saltarlo. Oltrepassare l’ostacolo.
Non credo di averne più bisogno.
Non ricordo nemmeno lontanamente quando lacrime amare hanno percorso e rigato il bianco delle mie gote. Non sospiro immensamente da non so quanto tempo.
E’ possibile che il mio cammino sia illuminato da una radiosa e possente luce?
Probabilmente nella vita esistono due categorie di persone.
Persone che si straziano, non lottano, si sacrificano, non ammettono, soffrono. Persone che, turbate dalla realtà, si decidono ad andare avanti.
E poi ci sono persone che sorridono, fingono che nulla sia mai accaduto, che niente le abbia mai sfiorate e scalfite. Creano un mondo parallelo in cui tutto va e continua ad andare per come doveva andare. E ancora sorridono nascondendo al mondo reale e a se stessi la realtà.
Quale delle due categorie vince? Chi, tra i due, soffre meno?
Chi dei due versa lacrime amare e tangibili? Reali?

That's A Secret (19 Marzo 2011)

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“E’ meglio mentire agli altri per evitare che questi soffrano e far sì che la sofferenza diventi un tutt’uno con noi stessi, oppure essere schietti, sinceri, magari a volte anche cinici e dare una sofferenza momentanea a qualcuno per evitare che sia poi il nostro stesso Io a star male?”
Se ci fosse qualcosa di cui pentirmi, sicuramente sarebbe la mia scarsa capacità di esser onesti fin da subito con le persone a me care.
Era Marzo, qualche giorno prima dell’Equinozio di Primavera. Il tempo sembrava finalmente essersi schierato dalla parte del Sole nonostante qualche giorno addietro la pioggia aveva invaso le strade cittadine a cui ero abituato ad affacciarmi.
Quella sera non v’era Vino a contornare la mia cena. E si sa, quando qualcosa non va come vorrei sono solito accompagnare le mie gelide e solitarie serate a qualche bicchiere di vino e un paio o più  sigarette. Tendenzialmente sono Marlboro, prima Light, nel recente preferisco le Touch, forse per l’eleganza del loro pacchetto. Nero, come il buio, la notte. Con quella scritta laccata in oro che illumina quelle notti più tenebrose, desolate.
E il rosso porpora del vino era inesistente. Rigorosamente rosso perchè possa ricordarmi il colore del sangue che viscera lento ed inesorabile dai polsi lacerati da una lama. Rosso così che posso ricordarmi il colore vivo e acceso della Morte.
Le bugie erano diventate troppe, i finti sorrisi accompagnavano le frasi dette giusto per il piacer di sibilar qualcosa. Niente era concreto e reale, tutto era vano.
La mia vita era fatta di illusioni, di sogni. Vivevo in un mondo parallelo. Ma niente poteva scalfirlo, sconvolgermi. Nella vita che mi ero immaginato andava bene così. Tutto doveva essere perfetto.
Io annuivo continuamente, niente mi turbava, all’apparenza.
Non era così. Era un segreto, un segreto solo mio che custodivo gelosamente dentro i miei sensi più arguti.
Questo E’ Un Segreto!

Incongruenze (22 Luglio 2010)

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La verità è che la gente cambia e lo fa davvero, ma seppur si modifichi, si migliori, dentro, anche nella piccolezze, rimane sempre la stessa. Tangibile, fragile, dura, forte, emotiva. Rimane la persona che è sempre stata. Il suo guscio si irrigidisce, si fortifica ma se viene scalfito nel profondo, cioè che ha sempre dimorato dentro, viene fuori.
E’ per questo che oggi il ragazzo di sempre ha avuto un distacco dal gelo che lo circonda, ha lasciato che la sua gola diventasse secca, la sua voce aspra e sudasse freddo. Perchè per quanto ci si sforzi di essere forti, felici, la gente non ha rispetto. Non ha rispetto di te, per quello che vivi, quello che provi a creare, quello che cerchi di realizzare.
La mia fortuna è quella di avere intorno un barlume di speranza, di gioia, di amore che viene mantenuto arso e intenso dalla mia stessa persona, da quello che sono, da quello che gli altri vedono e percepiscono in me, qualsiasi sia la forma di cinismo in cui mi rifugio.
Forse un anno fa, due al massimo, sarebbe stato diverso. Avrei pianto. Sì, lo ammetto. Avrei versato lacrime amare, strazianti. Oggi cambio e mi rammarico. Ma passa. Duole, ferisce, ma tutto si rimargina prima o poi. Tutto, eccetto che te. E non ha senso dire che non dispiaccia. Che va tutto bene. No, perchè non sarei qui a scriverne.
E non credo che fare un salto temporale in queste pagine sia necessario a tal punto da scordarmi di cos’è che vivevo. Credo che in queste memorie, lontane, reali, fantastiche ma a volte così dannatamente tangibili, ci sia la voglia di crescere. Di far provare agli altri quanto ho provato. Quanto è cambiato, cresciuto.
E non sarà certo una sigaretta e un bicchiere di vino con degli amici a colmare quello che si è perso. Non sarà nemmeno una scopata senza valore a farlo.
Sarà la forza che risiede in un sorriso, nelle gratificazioni, anche le più piccole, che ogni giorno ricevo. Perchè è per questo che vivo. Per quando percepisco che qualcosa di buono l’ho fatta, che qualcuno se n’è accorto. Magari non è quel qualcuno che speravo. Ma comunque ci si è accorti di quanto valgo. Mi dispero? Mi preoccupo? Che senso ha? Tutto viene alla fine. Tutto.
E credimi, ho assaporato più soddisfazioni in tutti questi anni, che quando stavo con te. E forse è anche merito tuo..

Differenze (18 Luglio 2010)

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Tutto ha avuto inizio un giorno autunnale di tre anni fa. L’estate si era conclusa da un paio di settimane ma la temperatura circostante faceva immaginare che l’estate fosse ancora viva e lunga. Erano passati niente che che pochi mesi dall’esame di maturità di Josh e del suo migliore amico e sembrava che finalmente una nuova vita li attendesse a braccia aperte. Era passato invece poco più di un anno dalla fine di storia d’amore intensa, appassionata e folle e nonostante sembrasse che Josh ne fosse ormai fuori, qualcosa dentro di sé lo tormentava.
Ed era nel sesso che sfogava quel dolore, quella paura di restare ancora solo. Di perdere, di rimanere sconfitto per l’ennesima volta.
Quel giorno era stato all’apparenza un giorno normale di due ragazzi che lasciano alle spalle il loro passato. Avrebbero incontrato ben presto colei che sarebbe diventata parte integrante della loro nuova famiglia. Si sarebbero circondati rapidamente di segreti, misteri, bugie e tradimenti.
Ed è stato con la cena di benvenuto al nuovo mondo che i due si sarebbe avviati a quella che sarebbe stata una vita nuova, totalmente differente alla precedente. Tanto diversa da sconvolgere le loro vite. Quella sera le aspettative erano più grandi che reali, esageratamente immense.
Tra la folla, agli sguardi vigili ed attenti, incuriositi dei due, erano appena apparse le sagome della disperazione, perdizione e devastazione. E non appena sarebbe stato possibile si sarebbero immesse velocemente fin nel più intimo senso, nel più interno gesto. Era appena cominciato un circolo vizioso di silenzi, di parole dette ad un tono di voce troppo forte e di grida spezzate.
Erano diventati vivi anche se dentro non capivano che stavano pian piano morendo. E non ci sarebbe voluto poco tempo prima di capirlo. Si spegnevano dolcemente senza rendersene conto.

Ero Già Vivo (17 Luglio 2010)

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Era un pomeriggio uggioso di Marzo. Fuori la pioggia scendeva lenta e inesorabile sull’asfalto bagnando le ultime foglie secche cadute da poco dagli alberi. I finestrini della macchina erano appannati per via dell’aria che consumavamo. Uno di questi era leggermente abbassato, giusto quel tanto da far uscire il fumo di una sigaretta ormai quasi del tutto consumata.
I miei occhi vagavano all’esterno. Davanti a me la desolazione di una spiaggia troppo bagnata e di un molo con bagnarole inusate da giorni. Un cane se ne stava lì, a cercare riparo, intontito dai tuoni.
I suoi fissavano me. La mia fronte aggrottata, il mio sorriso spento.
D’un tratto una delle sue mani si avvicinò alla mia ed un tremito mi percosse la schiena. Il sorriso spento si tramutò in qualcosa di diverso. Era malinconico, triste.
Nessuno di noi due sapeva cosa avremmo voluto dirci realmente ma forse quel silenzio valeva più di mille parole, più di mille gesti.
Era la fine.
Quando capimmo che sarebbe giunta l’ora di andare la pioggia cominciò a picchiettare con insistenza sui vetri di quella macchina segnata dal tempo e dagli eventi. Dentro di noi non c’era mai stata voglia di andare, dentro di noi non c’era mai stata certezza di una fine concreta, reale. Eppure il tempo, le emozioni, i sentimenti vanno, cambiano, diventano aridi, secchi.

Finalmente lui era fuori dall’auto, andava verso il vialetto di casa. Quando si voltò verso di me era ormai troppo tardi, avevo acceso il motore e cominciavo ad incamminarmi verso casa.
Per strada il telefono suonava ma ad ogni chiamata il suono dolce e soave della musica emessa dallo stereo aumentava, quasi a tacere un eco lontano. Mai i vetri di quella macchina erano stati così bagnati. E la pioggia scivolava veloce, lesta ma impercettibile.

Era passato un anno, da quella volta e per la prima volta in vita mia, un abbraccio, un suo bacio, non suscitarono in me emozione alcuna.

Ero già vivo.