Tic, toc.
Tic, toc.
Tic, toc.
E' il suono del tempo, che passa, lento, inesorabile ma fugace, effimero. Decisamente troppo velocemente affinché uno possa assaporarne i dettagli.
E quando il primo raggio di sole ti si posa sul viso, ti rendi conto che è già mattino e non fai nemmeno in tempo a digerire i pensieri notturni che devi già farti forza alle avversità dell'ansia mattutina.
In un attimo ripercorri una vita intera e quando ti guardi alle spalle, nulla appare come era sembrato, fin'ora.
Ma non puoi costernarti, non puoi affliggerti, ciò che ti è concesso è il rumore di un sospiro, che rompe l'aria sprezzante nelle immediate vicinanze.
Non puoi fermarti a riflettere; il tempo è tiranno e non concede tregue, devi muoverti allineato ai tuoi doveri, tralasciando stare le tue esigenze.
Controcorrente, prima di immetterti nella folla, ammiri infinite volte quanto ti si para di fronte.
Ma una parete bianca, per quanto tu possa sforzarti, non smetterà mai di essere bianca.
-Incomplete. (11/01/2014-14/01/2014 and countin')
