“Vi è mai capitato avendo una gran sete di aprire un cartone di latte di versarvelo in bocca e di scoprire che è acido? È quello che è successo dentro di me… Per sempre.”
Non sono mai stata una persona capace di rendersi conto di aver un problema. Mai mi sono reso conto di averne qualcuno. Né mai ho, forse creduto di averne.
Ultimamente, poi, sono giunto alla conclusione che se davvero credi di aver un problema, ne parli o ci pensi soltanto, allora questo è. Esiste. Diventa. Nasce.
Perchè piangersi addosso o star male se si può benissimamente ignorare l’errore e saltarlo. Oltrepassare l’ostacolo.
Non credo di averne più bisogno.
Non ricordo nemmeno lontanamente quando lacrime amare hanno percorso e rigato il bianco delle mie gote. Non sospiro immensamente da non so quanto tempo.
E’ possibile che il mio cammino sia illuminato da una radiosa e possente luce?
Probabilmente nella vita esistono due categorie di persone.
Persone che si straziano, non lottano, si sacrificano, non ammettono, soffrono. Persone che, turbate dalla realtà, si decidono ad andare avanti.
E poi ci sono persone che sorridono, fingono che nulla sia mai accaduto, che niente le abbia mai sfiorate e scalfite. Creano un mondo parallelo in cui tutto va e continua ad andare per come doveva andare. E ancora sorridono nascondendo al mondo reale e a se stessi la realtà.
Quale delle due categorie vince? Chi, tra i due, soffre meno?
Chi dei due versa lacrime amare e tangibili? Reali?
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